01 Bryce Il giocatore by Nana Malone

autore:Nana Malone [Malone, Nana]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788855312387
editore: Hope Edizioni
pubblicato: 2020-11-27T23:00:00+00:00

Era passato un po’ di tempo da quando Tami aveva giocato contro qualcosa che non fosse il muro di un edificio, perciò impiegò qualche minuto per abituarsi alla velocità e alla forza della macchina lanciapalle. Bryce era dietro a regolare i quadranti per le varie impostazioni della velocità.

C’erano delle vere e proprie barriere tra i vari campi dell’elaborato complesso del circolo, che ricordava a Tami i campi da baseball pubblici. Una passerella rialzata delimitava la lunghezza dei campi su ciascun lato, ma Tami le diede le spalle per non vedere se qualcuno la osservava o meno. Bryce si concentrò su di lei.

«È abbastanza veloce, o vuoi che aumenti la velocità?» gridò.

«In teoria, sei tu quello che deve fare pratica» sottolineò lei. «Imposta quella che pensi di riuscire a gestire tu.»

«Mi piace guardarti» disse lui, raggiante. «Prima, voglio vedere fino a che punto riesci a spingerti. Poi la diminuirò un po’ e farò qualche swing.»

Tami scosse la testa. «No, devi tornare qui e fare quei primi swing subito. Se cominci, ti tornerà in mente come si fa» gli assicurò.

Bryce sospirò, rassegnato, mentre lei si avvicinava alla macchina per ricevere istruzioni sul funzionamento. «Una volta finito questo carico, ci scambiamo e farai ancora qualche tiro» le disse, strappandole una promessa.

Vicino alla linea di fondocampo, Tami guardò Bryce mettersi adagio in posizione acquattata, scaricando più peso sulla gamba sana. Prima che la pallina da tennis lo raggiungesse, lo vide sbilanciarsi, e dentro di sé lei fremette mentre Bryce la colpiva a un’angolazione sbagliata, tanto che la palla perse potenza e di fatto morì in aria. Ma il contatto con la pallina e la sensazione di riverbero lungo il braccio e il resto del corpo stimolarono la sua sicurezza.

Bryce scaricò più peso sulla gamba in fase di guarigione per la seconda e la terza volée, e i suoi rinvii migliorarono. «Ti serve più rotazione, ma sta’ attento a non farti prendere troppo la mano» gli gridò durante la pausa tra una pallina e l’altra.

Bryce annuì e ruotò di più nello swing successivo, ma si limitò a coinvolgere quasi completamente il busto, perciò l’effetto sul rinvio rimase ridotto. Tami scosse la testa, prima di precipitarsi verso la linea di fondocampo. Un’altra palla da tennis volò verso Bryce, che ruotò come prima… goffamente e senza efficacia.

«Non da qui» gli disse Tami con le mani sul busto. «Da qua.» Le sue mani scesero su fianchi e cosce. «So che sei preoccupato per il ginocchio, quindi per ora prova a regolare l’appoggio sui piedi. Cambia posizione a seconda del punto in cui sai che arriverà la palla, per ridurre al minimo la torsione sul ginocchio. Ecco, ti faccio vedere.»

I suoi occhi si posarono su di lei. «Ho un’idea migliore. Perché non sposti la mano di circa otto centimetri a sinistra per motivarmi?»

Bryce indietreggiò con un sogghigno, e Tami prese il suo posto. «Tu facevi così» disse, ignorando il commento. Glielo dimostrò, roteando il busto. «Invece, dovresti provare in questo modo.» Riposizionò i piedi in modo tale da non dover roteare altrettanto goffamente.

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